
Storie di autenticità: Davide Grosso
Testo: Martina Moretti
Di quando ti hanno sempre tenuto lontano dalla cucina, ma la cucina è sempre stato un affare di famiglia, cercando, per incondizionato affetto, di salvarti da una vita più dura della loro.
Così alla fine, a un passo dall’essere promettente protagonista del foro, hai preferito a una giacca di taglio sartoriale a tre bottoni quella da chef, con ricamo ben chiaro del tuo nome lato cuore.
Questione di coraggio, condita da giusto estro creativo.
Questione di darsi il permesso di mettere sé davanti agli altri, pretendendo il proprio angolo di felicità.
Che ora coincida con la soddisfazione di sentire il profumo del pane caldo che tutte le mattine prepara per i coperti della giornata, o con il sorriso godurioso di un cliente che si appresta ad arrotolare i bucatini homemade sulla forchetta, sono solo due esempi diversi di questo mondo consapevolmente scelto, che vanno a ripagare delle fatiche su cui qualcuno lo aveva prontamente avvisato e che a maggior ragione ringrazia, per essere oggi ciò che ha scelto finalmente di diventare.

